Sabato 15 Agosto: St. Oswald
Il giorno di Ferragosto era nuovamente una splendida giornata di sole, quindi dopo la solita colazione vergognosamente abbondante ci siamo bardati in versione “super camminatori professional” e siamo partiti per un altro bel giro montano, stavolta in direzione di Sant’Osvaldo, paesino che aveva attirato la mia fantasia sin dalle prime visite al sito internet di Bad Kleinkirchheim! :)
E’ stata, a mio avviso, una delle camminate più belle! il sentiero dopo aver seguito per un po’ la strada asfaltata si inerpica per una bella zona di bosco, costeggiando spesso un torrente (e via di caccia alle trote :D), e salendo senza troppa foga sotto l’ombra degli alberi. E’ proprio bello camminare per sentieri di quel tipo, e respirare l’aria fresca-che ha profumi diversi da quelli di qui.. profumi nuovi e interessanti, odori che sanno di vacanza perchè non appartengono alla quotidianeità, suoni rilassanti del bosco, ombra fresca, insomma una meraviglia! :)
Quella tratta di camminata è poi stata caratterizzata da un altro tipo di profumo: quello di funghi!!! :9 Tutto il sentiero infatti era costellato di funghi piccoli grandi buoni e non, il che suggeriva che a saperli cercare abbandonando un po’ il sentiero si sarebbe fatto bottino! Il ritrovamento più clamoroso è stato un porcino a due mani (tanto per dare l’idea della taglia :D) che svettava nella sua postazione a si e no tre metri dal sentiero, nel sottobosco! Era tutto smangiucchiato dalle bestiole, ma aveva un profumo paradisiaco… *_* a me sul momento solo ad annusarlo è venuta una voglia di risotto ai funghi che la raccomando X)
Ad un tratto il sentiero, uscendo dal bosco, conduce ad uno slargo del corso d’acqua, che forma una specie di micro-laghettino basso basso di profondità, proprio poco più di una semplice polla del torrente, con di fronte un piccolo prato.. in cui gli astuti e creativi austriaci hanno posizionato un’altro di quei loro “punti di rilassamento/per ritrovare il tuo equilibrio energetico” et roba del genere, come altri ne avevamo trovati sia sul nostro cammino, sia a Bad.. gente decisamente spirituale, gli austriaci :D Ma non divaghiamo: nello specifico in pratica su questo specchio d’acqua sporgono tre specie di trampolini rossi, tre strutture lignee sagomate umanoidemente, su cui in pratica è previsto che tu ti sdrai a pancia in giù (hanno anche il buco per la faccia!) per isolarti dal mondo e perdere il tuo sguardo nelle limpide acque pure di fonte! Una figata, a patto che tu abbia le misure precise pensate da loro, sennò ogni avvallamento nel legno previsto per gambe braccia torace o attributi ti finirà dolorosamente su un’altra zona corporea, ma son dettagli :P
Giunti in questo piccolo angolo di paradiso ci siamo presi una pausa, togliendoci gli scarponi e mettendo i piedi in acqua! E che acqua!!! Abbiamo scoperto cosa vuol dire il vero gelo :D dopo solo pochi passi i piedi cominciavano a fare talmente male da costringerti a tornare di corsa a riva!!! ;)
Quella pausa è stata davvero bella! mentre i piedi si asciugavano, Alberto si è appostato cercando di scattare una bella foto a una trota che si era riavvicinata a noi, ed è riuscito anche a fare uno scatto proprio artistico:D
Un’altra pausa carina, finito il tratto di bosco e giunti su una strada più ampia che permetteva una buona visione della vallata, è stata quella per le fotografie “spaparanzo”: un meraviglioso verdissimo prato con come sfondo la valle, e le foto ad Alberto sdraiato con le mani dietro la testa in questo angolo di paradiso! :D
Da lì a non molto siamo giunti alla prima meta della giornata, il Buschenschank rinomato per un piatto di kartoffeln speciali, una specie di purè con burro alle erbe e formaggio, una cosa slurposissima! :9
Abbiamo pranzato abbondantemente, e poi dopo esserci riposati un poco abbiamo proseguito verso St. Oswald, in direzione dell’ovovia che ci avrebbe portati un po’ più in quota! :)
Arrivati su c’era un altro bel lago artificiale, intorno al quale erano strategicamente piazzati dei curiosi “divanetti”, non saprei come altro chiamarli (che però erano tutti occupati!) e delle sdraio di assi di legno con annesso comodo materassino, sulle quali ci siamo prontamente spaparanzati al sole! E’ stato stravaccati lì che abbiamo iniziato a scrivere le cartoline, con alle spalle il lago, di fronte un panorama sulla valle davvero mozzafiato, e il caldo brillante sole fresco nell’aria dei 2000 metri che ci illuminava ^_^
Si stava talmente bene che abbiamo perso il senso del tempo, e la scena è stata:
A: “Amore, tu che hai il cellulare vicino, sai che ore sono?”
P: “mm… le 17.00!”
A&P: “le 17.00!?!?! AAAAAAARG!!!!!”
La corsa rapida verso la stazione dell’ovovia ci ha per fortuna permesso di arrivare comunque in tempo, emmenomale: scendere a piedi sarebbe stata un’esperienza imprevista e decisamente stancante :P
Tornati a St. Oswald abbiamo visitato brevemente la chiesetta, che era segnata sulle guide.. ma dal vivo era comunque niente di che, pensavo meglio.. e poi ci siamo avviati cartina alla mano a continuare il nostro percorso: l’idea era, tramite un paio di sentieri non brevissimi, di scendere e raggiungere un interessante Buschenschank un po’ lontanuccio, ma dall’appeal notevole (la guida ne vantava il Sidro di Fiori di Sambuco e il misterioso dolce specialità!) cenare lì, e poi tornare con il buio verso Bad K.!!!
Così ci siamo avviati, già un po’ stanchi ma molto motivati, verso la nuova tratta di sentiero, che si snodava serpeggiante in una zona di nuovo naturale e boscosa molto bella! Purtroppo ad un certo punto è stato chiaro che in qualche modo avevamo sbagliato strada.. e non sapevamo dove nè a che altezza! ;)
La scelta era o tornare indietro di un bel po’ oppure avventurarsi giù per quella che in inverno è una pista da sci, e che in estate quindi è un’ampia viona in discesa, senza un sentiero tracciato ma con una vegetazione, seppur fitta e incolta, non particolarmente alta! Subito non ero molto entusiasta all’idea: fifona come sono, cammniare dove non c’è un comodo sentiero mi innervosisce parecchio.. ma a posteriori è stato molto divertente, scendere per la pista da sci! :D
Al termine di questa discesa piuttosto ripida avevamo rotule e quadricipiti in sciopero, ma giungere finalmente a un sentiero nel bosco è stato gratificante X) Ci siamo anche fermati a sostare momentaneamente su una amaca in legno (un segno di civiltà, evvai!) scoprendo nel modo più empirico che se ci si siede in due làddove è previsto che si poggi un sedere solo alla volta, prima di tutto i suddetti sederi convergono precipitosamente al centro dell’amaca e uno contro l’altro, eppoi la forza di gravità inclina l’amaca, e i suddetti sederi scivolano rovinosamente a terra, tra le risate generali dei loro possessori XD
Dopo questo siparietto ci siamo rialzati e abbiamo raggiunto finalmente una zona di case, e abbiamo avuto l’incontro con la Pazza del Villaggio!!! Una signora apparentemente innocua, anziana, che gironzolava nel “giardinetto” antistante casa sua.. e che ci ha tenuti d’occhio mentre ci avvicinavamo e ci appressavamo a passarle davanti! Beneducati, perciò, noi l’abbiamo salutata, una volta vicini: e in risposta ci è arrivata una doccia di parole incomprensibili, probabilmente bestemmie e insulti, una sciorinata di rabbia e furia a nostro carico con cui la temibile vecchietta ci ha investiti, e inveendo si è chiusa in casa sbattendosi la porta alle spalle… e lasciandoci allibiti e un po’ interdetti!!! ^_^°°°° tutt’ora rimane irrisolto il motivo scatenante dell’ira della signora… mah!!!
Avevamo fatto ormai tardi, rispetto alla tabella di marcia, ed eravamo molto stanchi.. per un attimo abbiamo anche tentennato nell’indecisione, se raggiungere il Buschenschank ed eventualmente rischiare di raggiungerlo al buio, oppure se tornarcene tranquilli a Bad senza allungare ulteriormente il percorso! La decisione per me è stata quasi ovvia: Buschenschank, forever! Alla ventura, e via! ;)
Si è rivelata un’ottima decisione, e un’esperienza divertente :)
Intanto il locale era molto bello, e l’abbiamo raggiunto comodamente attraverso un sentiero ormai costellato di lumaconi neri per via del calar della sera! I gestori erano simpatici, e ci hanno fatti accomodare ad un tavolone a cui poi si sono seduti anche una coppia di simpatici autoctoni! Dopo poco che si era al tavolo insieme, questo buffo signore austriaco (che faccia strana aveva!!!) ha approcciato Alberto in un italiano un po’ stentato ma corretto, chiedendogli di noi e di da dove venissimo! (ci ha fatto i complimenti, sapendo quanto avevamo camminato quel giorno!) Quando si è sentito rispondere in tedesco, dev’essere stata per lui una piacevole sorpresa: che però l’ha fatto sentire in diritto di cominciare a parlare in strettissimo dialetto alto-carinziano, mettendo a dura prova il povero Fanciullino ;) Al termine della conversazione il signore austriaco era felicissimo, e lui e la moglie ci adoravano, e Alberto era sudatissimo e con il fiatone per lo sforzo di sfoderare il tedesco imparato a scuola XD
Pagando il conto, al termine della cena, abbiamo offerto ai due signori una grappa.. e questo ci ha fruttato un gentilissimo invito ad andare a trovarli a casa loro semmai torneremo a Bad Kleinkirchheim!!! :D:D:D
E’ stata una bellissima serata. Tornati a Haus Maria eravamo stanchissimi ma molto contenti della giornata intensa e bella che avevamo vissuto!!! ^_^ Decisamente un ferragosto stupendo, il più bello che io abbia mai vissuto :°)
Domenica 16 Agosto: La Nockalmstrasse
Per l’ultimo giorno di vacanza abbiamo deciso di goderci di nuovo il sole, e rinunciando ad andare una seconda volta alle terme ci siamo avviati a percorrere la Nockalmstrasse, facendo il giro in macchina nei monti Nockberge a cui la Carta Carinzia ci dava accesso! :)
E’ stato effettivamente molto bello! Tra luoghi panoramici, percorsi nella natura, rifugi e altro ci sono una decina di punti lungo la strada dove fermarsi, scendere dalla macchina e girellare.. in pratica è una stradona di montagna bella e rilassante che si snoda per questi monti e ti permette di giostrarti il tempo un po’ come preferisci! :)
La prima tappa era una zona naturale molto bella in cui potevi spostarti da un punto all’altro del percorso per “ritrovare la tua energia”.. una boiata a tutti gli effetti, ma con molte mucche e un paesaggio molto bello! ;)
La seconda tappa, un laghetto, è stata bellissima! Il lago di per sè era un po’ mogetto e “morto”, però il sentierino che gli corre intorno è molto bello.. e c’era un punto in cui il riflesso del cielo nel lago creava uno sfondo veramente straordinario per le fotografie! Alberto, seduto su una roccia, pareva affacciato non al pelo dell’acqua, ma sulla volta del cielo stesso!!! :°) è stato molto bello, e abbiamo scattato delle fotografie da sogno!
Dopo la bellissima pausa al lago, durante la quale abbiamo fatto anche un bell’autoscatto in una zona di tavoli da picnic poco distante, abbiamo ripreso la macchina e continuato la Nockalmstrasse ^_^
La tappa seguente è stata presso la Campana dei Desideri! C’era un negozietto, dove abbiamo fatto qualche acquisto di souvenir, e un ristorantino, e poi tramite una salitina -costellata di tronchi d’albero scolpiti e decorati con le forme gnomiformi più strane- si arrivava a questa fantomatica campana.. esprimere un desiderio, e poi farla rintoccare e farne echeggiare il suono in tutta la valle circostante: questa la magica medicina austriaca per veder esauditi i propri sogni ;)
In quella tappa ho anche assaggiato finalmente il Butter Milch, che però non fa per me: Alberto ha dovuto aiutarmi a finirlo, decisamente un po’ fortino per me, che preferisco il latte normale ^_^
Mentre eravamo alla tappa da dove si può partire per un’escursione verso la vetta più alta dei monti Nockberge è anche piovuto un po’, ma poi il tempo si è rasserenato.. e a una delle tappe più avanti, dopo aver visitato un sì-detto “Museo dei pipistrelli” davvero deludente (una micro stanzina di 4 metri quadri scarsi, con qualche pannello e qualche giochino istruttivo elettronico carino, ma niente di più), ci siamo fermati in un ristorante del quale mi aveva attirato il piatto del giorno, segnato su una lavagnetta.. avevamo decifrato le parole uovo, gulash e erbe alpine, e canederlo! La fame era molta, così ci siamo fermati a mangiare lì! Alla fine abbiamo scoperto che era un succulento gulash di funghi (uovo era per gli ovuli!!!) ed è stato davvero il catartico soddisfare la voglia di funghi che il sentiero del giorno prima mi aveva messo ^_^
Il giro della strada montana è poi volto al termine, e non abbiamo fatto in tempo a trovare la strada che ci conducesse all’altro giro panoramico che volevamo fare: queste strade chiudono a una cert’ora, e noi ci eravamo troppo attardati.
Siamo rientrati verso Bad, fermandoci mentre ancora piovigginava a visitare ancora il lungo lago di Millstatt: volevamo infatti goderci il tramonto! Questo non è stato possibile, perchè anche se aveva smesso di nuovo di piovere, rimanevano molte nubi che impedivano i giochi di luce del tramonto.. però riposare sugli scogli guardando i cigni e guardando il lago è stato lo stesso molto bello e molto rilassante *_*
Per cena avevamo un grande obiettivo: un Buschenschank in particolare, una meta per noi di grande motivazione: avrebbe rappresentato il glorioso raggiungimento del poker d’assi! Visitando anche quello, infatti, avremmo completato una doppiapagina della Guida alle Malghe, con grande soddisfazione personale, potendo segnare come visitati tutti e quattro i Buschenschank di quelle facciate ^______^ son soddisfazioni!!! :D
Arrivati nelle vicinanze abbiamo potuto ammirare, sul calare del buio, il piccolo zoo che rende famoso questo Buschenschank (dove di giorno puoi se ricordo bene anche camminare in mezzo agli animali e provare a interagire con loro, insomma una cosa probabilmente moolto carina!)! Purtroppo stava scendendo la sera ormai, e quindi abbiamo potuto ammirare giusto due bellissimi creaturi cerbiattiformi (chiedo l’aiuto del pubblico, non ricordo cos’erano), fare un paio di fotografie e poi andare a cercar cena nell’interno del bellissimo ristorantino!
La specialità della trota affumicata ha avuto su di me un grande richiamo, era da quando l’avevo letto sulla Guida alle Malghe che volevo mangiarla! ;) è stata una buonissima cena, anche se mi sa che abbiamo sontuosamente rotto le scatole alla signora del Buschenschank arrivando così tardi, perchè quando verso le nove le abbiamo chiesto se c’era ancora un po’ di dolce, ci ha detto che era tutto finito.. e sembrava un po’ tanto un “vi dico che è finito così vi levate dai piedi” :P
Comunque, il locale era stupendo, e abbiamo mangiato ottimamente! Poker!!! :D
Lunedì 17 Agosto: il rientro.
Con un po’ di melanconia, ci siamo svegliati lunedì per l’ultima volta nella stanzetta di Haus Maria!
Lasciare Bad Kleinkirchheim è stato molto molto triste, per me.. ci siamo stati benissimo, davvero, e avrei trascorso tranquillamente un’altra intera settimana in quel modo. Ogni singolo giorno di cui ho raccontato ora nel blog è stato unico, bellissimo, indimenticabile. La pace e il relax di stare in quella bella location montana, dimenticando il resto del mondo e dedicandoci per la prima volta solo a noi stessi, erano una cosa di cui avevo un bisogno folle. Il fatto che sia stata la prima vacanza che Alberto ed io abbiamo vissuto insieme come coppia ha reso il tutto un po’ più magico, un po’ più speciale, sicuramente indimenticabile…
Così, seppur anche il viaggio di ritorno sia stato davvero molto bello, con la sosta al castello, la visita a Villaco e a Venzone, e poi tornati in Italia la visita a Merin e Michela, conoscendo dal vivo Hiade e Samirah, la cena con gli amici.. tutto straordinario, davvero..! ma lasciare Bad è stato un peccato! Si stava bene, e questa -unita a tutti gli altri giorni di agosto trascorsi insieme ad Alberto, è stata senza dubbio la vacanza più bella e densa di emozioni della mia vita :°)